venerdì 22 gennaio 2010

Movimento in la

Esistono stati d'animo, o forse nazioni animate, nati per essere descritti con un fiore che ti esplode in mano, lacerando dita con leggeri petali bianchi orlati di rosso sangue. Esistono rughe su nasi create per generare odio , esistono canzoni scritte per chiudere palpebre e smarrire parole tra un do e si. Le dita si curvano, diventano artigli, le sopracciglia si abbassano, le pupille si alzano come fossere un comando di un'ipotetica fonderia di pensieri e parole. Piccoli fili da pesca cingono le nostre vene rendendo il sangue terribilmente blu, e facendo perdere il resto del nostro corpo in uno scuro oblio. Esistono piedi nati per fare oscillare in maniera disordinata arti inferiori come per rompere ginocchia. Puntali appuntiti piantati in spalle sono aghi dalla punta colorata come puntini esclamativi sulle vie, e sulle vite su cui passeggiamo fischiettando. Maniglie d'ottone inclinate, ci invitano, con il loro salire verso l'alto come frecce, verso luci sconosciute, temperature ignote, sorrisi e profumi lontani dalle nostre iridi. Com'è lontano Atlantide!!! Eppure il sole sorge ogni volta che voglio tra le mie sorgenti, su tappeti di dubbia provenienza e su coperte intrise di sensazioni fugaci. E' già tempo di coprirsi di zucchero velo per abbandonarsi a derive tranquille su piedistalli incerti. Tutto ciò fugge, rincorre, torna, si piega, storce, ammicca, trapassa, ma è lì fermo. Il sonno porta consiglio. In fondo il sole tramonta quando voglio sulla mia sorgente.

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