lunedì 29 ottobre 2007

L'uomo delle nuvole (ovvero la crisi del settimo post)

Accadono cose strane o forse non succedono cose normali. Credo di aver dimenticato la differenza tra queste due proposizioni in un paio di jeans dove si sarà macchiata, scolorita, forse addirittura sciolta in una lavatrice sotto i colpi impietosi e senza peccato dell’Omino Bianco.

Il cielo grigio smussa i contorni della memoria e dell’immaginazione, le confonde, le mescola, le scambia ed infine le amalgama. Dicembre assomiglia troppo alla sua foto conservata tra lobi destri, sinistri e cervelletti. Temo che undicembre seguirà dicembre.

Combatto la mia smemorataggine ricordando l’uomo delle nuvole.

L’uomo delle nuvole insegue qualcosa o forse scappa dall’idee che ha di se stesso. L’uomo delle nuvole è stanco di voler essere giovane, cerca di esserlo e basta schifandosi, incazzandosi.. L’uomo delle nuvole finirà per schiattare impiccandosi con la corda delle sue voglie.. Chi è? Esiste?? Cosa fa? Perché??

L’uomo delle nuvole ha camicie hawaiane con cui si prende gioco di cappotti con il pelo. L’uomo delle nuvole adora accarezzarsi una barba che sparisce quando lui si passa le guance con le mani.. L’uomo delle nuvole ha smesso di specchiarsi in ogni pozzanghera, ha iniziato a pisciarci dentro. L’uomo delle nuvole non so se esiste.. Esiste? Ma quando cazzo l’ho incontrato?? Come fa a vivere?

L’uomo delle nuvole credeva che il mondo si fermasse quando lui, distratto, non guardava. L’uomo delle nuvole credeva che le cose non succedessero per davvero e che tutto sarebbe finito in una trasmissione televisiva condotta da Mike Buongiorno. L’uomo delle nuvole gioca alla roulette russa con i suoi desideri. L’uomo delle nuvole ha dimenticato la malinconia sotto spazzoloni da autolavaggio.. Esiste? Perché proprio ora ?? Dove sarà? Me ne frega qualcosa??

L’uomo delle nuvole faceva colazione con latte, anfetamine e un kiwi per una questione calorica. L’uomo delle nuvole si sbronza con acqua di mare e sballa con aria di montagna. L’uomo delle nuvole ha smesso di essere solido. L’uomo delle nuvole si sente liquido fino al venerdì e gassoso i weekend e ogni primo giovedì del mese. L’uomo delle nuvole ha smesso. L’uomo delle nuvole è e basta. Esiste? Perché??

L’uomo delle nuvole si bagna i piedi asciutti sugli zerbini. L’uomo delle nuvole striscia i piedi inseguendo il cielo. L’uomo delle nuvole piange quando si ricorda che il tramonto c’è tutto i giorni e smette sorridendo quando si ricorda che anche l’alba c’è tutte le mattine. L’uomo delle nuvole sta grattugiando il suo cuore su una vita che gli appartiene. Cazzo, ma esisterà veramente?

Si, dai.. Si… Ma però… No, dai no: ho deciso.. Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii..

Forse sto cercando di smerigliare un po’ di merda, per far apparire un miraggio di smeraldo, da rimirare con meraviglia e consumare con cupidigia in un tremolante pomeriggio autunnale. Si, si.. forse…