domenica 28 settembre 2008

Lutezi

Antefatto: questo post non parla ne della crisi di Alitalia, ne di Mourinho, ne delle ghiandole sudoripare dei nuovi amori di Manuela Arcuri... Credo che tali argomenti, per quanto importanti per la crescita personale di un individuo siano trattati in maniera ottimale e critica dai vari giornali e telegiornali, per cui rivolgetevi altrove...

Remando fra piccole apache vestite di bianco mi sento come spesso mi capita diverso. Per una volta mi identifico, mi riconosco e mi stringo a me stesso coccolandomi, mi sento Lutezio (Lu). Anzi, sono Lutezio (Lu). Non mi cullo più nella speranza di essere Fermio (Fm), Einstenio (Es) o nella magnifica presunzione di essere Plutonio (PU) o Uranio (U), sono Lutezio (Lu). Non mi gingillo nell'Argento (Ag), non mi lustro nell'Oro (Au) e tanto meno sono figo come il Mercurio (Hg), sono Lutezio (Lu), lo riconosco e apprezzo notevolmente il valore della mia scoperta. Mi sento ignoto ai più, riconosciuto ai meno, e incompreso a tutti. Sono due isotopi, anche se uno, stabile e palloso, si presente a dosi veramente massiccie. Seguo il filo di una corda di rame, spaccata da mani di forbice, fino a trovare l'imboccatura della finestra, scosto leggermente lo straccetto appesso alla maniglia. La apro lasciando entrare nella stanze piccole particelle di comune azoto e ossigeno ad una temperatura media di 11 °C. I peli del corpo, stranamente di poliuretano espanso di drizzano incredibilmente, le sopracciglia si inarcano come a imitare l'arc du triomphe, e sussurro 'Lutezio (Lu), lutezio (Lu), lutezio (Lu), lutezio (Lu), lutezio (Lu)'. Sento di esistere, e sento di aver finalmente dichiarato la mia esistenza al mondo. Chiudo la finestra, stringo la maniglia e capisco che il mondo mi aveva già annotato in registri silenziosi e che stanotte ho compiuto un passo molto più lungo, ho dichiarato la mie esistenza a me stesso, ho dichiarato amore al mio fottuto culo. Sono Lutezio (Lu) e qualcosa dovrà pur voler dire.

P.s: Riconosco che questo post dice meno di quel che dovrebbe, il contenuto bastardamente si cela dietro piccoli frammenti di silicio (Si) lavorato...