venerdì 7 dicembre 2007

Infinitesimi

"... per un ε...in un intorno di σ...blahhhhhhhh... blablabla..ablaablaablaabla... Da ciò si evince che i due al limite sono uguali, differiscono per un infinitesimo... ablaablaabla...". Il polso appassisce, la penna si lascia cadere facendo un lieve rumore sul banco di compensato colorato e gli dona un pò di vita, tracciando una piccola linea blu spezzettata senz'anima. Lo sguardo si solleva dal foglio di carta e cerca disperatamente l'esterno come desideroso d'ossigeno. Trova una finestra a nord-ovest, la scalda, la segna, la penetra, la frantuma, la bombarda, ne cancella ogni traccia. Lo sguardo ora si libra in aria, è pettinato da molecole di azoto e ossigeno.

'Cazzo, che figata!!! Infinitesimo è una parola veramente meravigliosa, quali parole possono vantarsi di portare con sé il fascino dell'infinito e del nulla allo stesso tempo? E poi come suona, è una melodia semplicemente buffa, incostante e incantevole.

Infinitesimo!! Beh, sembra frutto di un pentimento con una 'e' posta sul crinale. Sembra che qualcuno, spinto da troppa cupidigia, o forse solamente da un eccesso di esuberanza si slanci in un 'infinit', come per liberare tutte le sue voglie, i suoi desideri. Poi, all'improvviso, sembra quasi che questo ipotetico qualcuno, si fermi esitante sulla 'e' dove decisamente esitante si rende conto di essersi lasciato andare senza alcun ritegno. Come spesso accade in queste circostanze allora, appare che cerchi di recuperare e lo fa in maniera assolutamente goffa, senza un minimo di premeditazione, afferrando la prima cosa che gli passa per la mente ed emettendo un 'simi' che suona stupido, infantile, alla Ned Flanders.
Sembra una classica situazione in cui si notano i difetti di una persona in sua assenza, e quando poi ci si accorge che l'oggetto del discorso è testimone delle nostre feroci critiche, si cerca di recuperare impacciati tentando di minimizzare, ridicolizzandoci. Sembra quasi una frase anti-regime, detta e ritrattata. Infinitesimi squilla in maniera dolcissima. Infinitesimi sembra un respiro di libertà.

E poi, beh è meraviglioso che si usi per definire qualcosa di piccolissimo, che però in qualche modo è tangibile, ha una forma e che ha un suono quando rimbalza, una robetta come l'infinito che in nessun modo si può vedere, toccare, sentire, odorare e assaporare... E' quasi come spiegare la coltivazioni del fagiolo nano usando il 'Big Bang'...
Sembra quasi che ogni piccola cosa nasconda un trattino dell'infinito, piccoli punti di una medesima cosa. In qualche modo sembra che tutto ciò che cerchiamo altrove, si trovi, cominci, giri attorno a qui. Sembra si nasconda sotto la resina, tra i funghi velenosi e in mezzo alle feci di un cavallo...infinitesimi... Infinitesimi, che bella scheggia di magia...infinitesimi...'.

Lo sguardo atterra tra una riga verticale e una orizzontale, in una scacchiera di quadretti tutti bianchi. La sfera della penna ricomincia a girare lasciando piccoli solchi imperfetti, infinitesimi errori tra righe senza apparenti sbavature.

" σ...blahhhhhhhh...k....f(a)....ablaablaabla... e dunque... blahhhhhhhhhhhhhhhhh"

Nessun commento: